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Villa Adriana
La
Villa di Adriano
a Tivoli, nei pressi di Roma,
costruita tra il 120 ed il
138 d.C. circa,
riproduce alcuni dei luoghi allora visitati
dall’imperatore. Posto
sul lato meridionale della villa v’è
il complesso architettonico del Canòpo,
forse l’angolo più celebre di tutta
la villa e probabilmente realizzato nel 132
d.C. dopo il viaggio di Adriano
in Egitto. Il suo nome può
essere stato suggerito dal lungo canale che
congiungeva Alessandria di Egitto con la piccola
cittadina di Canòpo.
Come nel resto della villa, infatti, anche in
questo ambiente troneggia l’impiego dell’acqua,
questa volta in un canale che venne ricavato
scavando una vasca di 119 x 18 m, formando un
lungo specchio d’acqua
culminante in un’esedra semicircolare,
il tutto incassato in una valletta tra verdi
alture cui si addossano forti costruzioni di
sostegno. Lungo uno dei lati lunghi del canale
sono state ritrovate, e sostituite con calchi,
quattro cariatidi, statue femminili con compiti
di sostegno chiaramente indicati dai capitelli
appoggiati sulle teste, e due sileni.
Solo in seguito a scavi più recenti il
complesso è stato identificato come un
grandioso triclinio
(sala da pranzo), formato da una grossa nicchia
centrale sovrastata da una cupola a spicchi,
alternativamente veloidici e cilindrici. Era
qui che si svolgevano feste e banchetti solenni
nel periodo estivo.
Cade in questo modo il nome di Serapeo
o Tempio di Serapide,
dovuta ad un’erronea interprestazione
del sito dove furono trovate molte statue di
basalto di chiara ispirazione
egiziana.
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